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LA PARAFFINA NON VA CONFUSA CON LA VASELINA (O PARAFFINA MOLLE)!
Purtroppo in internet vengono talora divulgate notizie con superficialità davvero disarmanti: un caso è quello che rischia, per la scarsa conoscenza dell'argomento o per la poca chiarezza nel saperlo esprimere, di abbinare alla paraffina solida a caratteristiche di tossicità o addirittura di potenziale cancerogenicità.
Senza aver quindi la pretesa di insegnare alcunché a nessuno, ma solo per confermare la massima attenzione che viene dedicata alla scelta di ogni singolo prodotto utilizzato, credo sia utile segnalare che:
La Comunità Europea ha sancito la "potenziale" pericolosità della paraffina molle meglio nota con il termine di vaselina. Non si tratta quindi della paraffina allo stato solido utilizzata per questo trattamento.
La potenziale pericolosità è derivata dalle sostanza impure che che potrebbero essere presenti nel materiale prima della sua raffinazione. Il largo impiego di detta sostanza in campo farmaceutico ed estetico è garantita dalla certificazione rilasciata dei produttori circa l'assenza o la presenza contenuta di dette sostanze.
Qui si fermano le mie considerazioni in quanto non si tratta di prodotti da me utilizzati (anche se attribuisco alla certificazione dell'assenza di impurità la stessa credibilità che ripongo in chi certifica la biologicità dei propri prodotti).
Da estetista non posso che concordare che sia da sconsigliare l'uso indiscriminato di creme con un alto contenuto di vasellina, applicate sul corpo o peggio, sul viso, in quanto i benefici dati dal suo effetto protettivo sono vanificati dalla possibilità di insorgenza (specie in pelli grasse) di possibili dermatosi.
Inoltre mi sia concesso, senza offendere l'intelligenza di nessuno, evidenziare che, oltre che per la diversità prima sottolineata tra paraffina solida e vasellina, non sia corretto equiparare un trattamento protettivo, assolutamente consigliabile durante i mesi invernali e svolto con frequenza al massimo settimanale per mani/piedi e un'applicazione quotidiana di creme a base di vaselina su parti più delicate come viso e corpo.
Allego riferimenti ricavati sai dal web che dai testi sui quali ho studiato anni fa e sui quali continuo a studiare ancora oggi...
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Fonte: http://www.skineco.org/ecodermocompatibilita.php
PETROLATI: vaselina, paraffina, olio minerale
La Direttiva sostanze pericolose della CEE n.67/548/CEE e successive modifiche stabilisce una chiara catalogazione tra i derivati del petrolio, tra i cancerogeni e i non.
La vaselina (paraffina molle) è classificata come cancerogena cat.2, a meno che non ci sia certezza che l'olio di base dalla cui raffinazione e lavorazione è derivata non lo sia perchè non contiene alcuna impurità. I fornitori di paraffina e vaselina per uso cosmetico devono dare garanzia di non fornire vaselina di categoria 2 cancerogena per le impurità contenute, e ottemperando alla direttiva 2003/15/CE settima modifica, devono fare dichiarazioni certificate di produrre con olii base che non contengano più del 3% di impurità pericolose.
...Il fornitore garantirà di essere a conoscenza dell'intero processo di raffinazione delle materie prime utilizzate nella produzione della vaselina con relativo e comprovante certificato di analisi.
Oppure il prodotto deve essere ottenuto da sostanze appartenenti ai due gruppi non cancerogeni (olii altamente raffinati, paraffine e cere idrocarburiche). ...
LEGGI L'INTERO ARTICOLO...
Fonte: "Cosmetologia - il cosmetico nel terzo millennio" di Umberto Borellini - Ala Editrice
GRASSI MINERALI (IDROCARBURI)
Sono derivati dalla raffinazione del petrolio. Si presentano allo stato fluido (olio minerale detto anche olio di vaselina o paraffina liquida), molle (vasellina filante petrolato), solido (paraffina, ceresina) (per l'INCI: Paraffinum liquidum).
Vengono utilizzati per molte ragioni: inerzia chimica (pertanto non sono soggetti all'irrancidimento), buona lavorabilità, costi contenuti. Non hanno molta affinità con la cute sulla quale svolgono azione solo lubrificante e protettiva. È doveroso aprire una parentesi sul problema dell'uso dei grassi minerali come eccipienti. Essi infatti sono tra sostanze principali di prodotti per la pelle sia in farmacologia sia in cosmetologia, ma un uso prolungato può causare una patologia cutanea denominata "acantosi". Questa affezione consiste in un ispessimento della strato germinativo dell'epidermide e degli epiteli costituenti le guaine dei follicoli pilo-sebacei, con conseguente comparsa di una dermatosi.
D'altra parte è assai difficile eliminare completamente queste sostanze dal panorama dei cosmetici e anzi è opportuno notare che la vaselina annovera anche estimatori che ne esaltano le proprietà idratanti dovute al suo potere occlusivo.
Infatti il rallentamento della TEWL * (Trans Epidermal Water Loss o perspiratio insensibilis) permette una maggiore idratazione dello strato corneo. Risultano comunque più affini alle strutture epidermiche i GRASSI DI ORIGINE NATURALE. È corre anche fare un'ultima considerazione: come si è visto la paraffina è presente in piccola parte anche nel sebo, per cui percentuali limitate di idrocarburi possono coesistere nelle creme con altri grassi più naturali, senza dare problemi.
*Perdita d'acqua attraverso l'epidermide.